Patrizia Capogreco

Gentile Patrizia, lei ha una laurea in Scienza dei Materiali, ha poi scelto l’Erasmus all’Université Louis Pasteur Strasbourg (Faculté de Chimie). Ci può raccontare cosa l’ha portata a scegliere le materie STEM? Come si è svolto il suo percorso di studi?


Sono una Scienziata dei materiali. Un corso universitario dinamico in cui si studia Fisica, Matematica e la Chimica: le cosiddette scienze dure, applicate ai materiali. Ho una specializzazione nei polimeri ed un Master nei materiali compositi.
Il mio percorso universitario ha avuto un carattere internazionale dall’Università Milano Bicocca all'École européenne d'ingénieurs de chimie, polymères et matériaux de Strasbourg e dopo la laurea ho lavorato presso l'Università del Kent come assistente di ricerca.
Più recentemente ho conseguito la certificazione di European Adhesive Engineer che mi ha fornito delle competenze specifiche nell’ambito degli Adesivi.

Ho sempre avuto uno spiccato interesse nelle discipline scientifiche e ricordo che una percentuale molto bassa degli studenti del mio corso di Scienza dei Materiali erano donne. Sono stata però sostenuta ed incoraggiata nel mio apprendimento e nelle mie aspirazioni da mio padre, Ingegnere aeronautico, che mi ha fatto sentire autorizzata ad entrare in un campo dominato dagli uomini.
A quel tempo, non sapevo nemmeno che esistessero ruoli come Application Engineer e aziende come 3M.

Da qualche anno è in 3M ed oggi è Senior Application Engineer. Ci può descrivere il suo lavoro e il suo percorso professionale? Come è cominciata la sua carriera dopo gli studi?

Dopo l’esperienza di ricerca universitaria, ho sentito la necessità portare la scienza dei materiali a servizio delle imprese.
Ho iniziato la mia carriera nella ricerca e sviluppo di Nexans, multinazionale francese attiva nei cavi e nei sistemi di cablaggio.
Oggi sono Senior Application Engineer per la Divisione Adesivi e Nastri di 3M Italia e faccio parte di un team internazionale che ha l’obiettivo sfidante della sostituzione dei fissaggi meccanici con innovativi e sostenibili prodotti adesivi nei trasporti.
Il mio lavoro è portare la scienza ad avvicinarsi alle applicazioni industriali per aprire nuove opportunità d’innovazione su materiali, prodotti, attrezzature e processi. Quotidianamente interagisco con i team di Vendite, Marketing ed i nostri Laboratori centrali per sviluppare le applicazioni dei prodotti adesivi. Supporto lo sviluppo dei nuovi prodotti dalla prospettiva del cliente, fornendo soluzioni tecniche alle loro esigenze d’incollaggio.
Mi occupo anche di formare i progettisti e gli ingegneri di aziende produttori nell’ambito dei trasporti sugli adesivi; definisco e seguo i test di adesione per la selezione del prodotto opportuno e supporto il cliente per la fase di prototipazione.
Ho avuto l’opportunità di partecipare a dei brevetti di 3M sugli adesivi come inventore partendo proprio da un’esigenza concreta da parte di un cliente e collaborando con gli sviluppatori dei laboratori centrali di 3M.
Credo molto nel confronto e nella collaborazione di team tecnici con esperienze e competenze diverse: la creatività che ne deriva nella risoluzione di un problema penso sia la vera chiave per l’innovazione scientifica.

Abbiamo notato che è anche STEM Ambassador e facilitator nel progetto #IamRemarkable di Google che esorta le donne dell’autopromozione. E' un aspetto molto importante che cerchiamo di sottolineare anche in STEAmiamoci. Come mai ha scelto di aderire e cosa prevede il suo ruolo?

Da anni 3M è attiva nella creazione di occasioni educative, al fine di promuovere parità di accesso e opportunità in ambito STEM, con particolare attenzione alle donne.
Sappiamo che un pensiero diverso porta a soluzioni più creative, eppure le statistiche ci indicano chiaramente che, nonostante le carriere STEM stiano sperimentando alcuni dei più alti livelli di crescita di qualsiasi settore, il divario di competenze rimane e la diversità è carente.
Questo è il motivo per cui sono STEM Advocate e con gli Ambassador partecipo a giornate di orientamento professionale con scuole e università con l'obiettivo di aumentare l'esposizione e la fiducia nelle STEM, raccontando la mia esperienza e rendendo il mio ruolo più visibile ed accessibile. Beatrice, mia figlia, è una spinta importante al mio impegno per essere un modello in questo settore.
Per me è importante dare il mio contributo a contrastare i pregiudizi di ogni tipo, lo faccio anche attraverso #IamRemarkable. #IamRemarkable è un'iniziativa di Google, volta ad incentivare l’autopromozione delle donne ed altri gruppi sottorappresentati a celebrare i loro risultati apertamente sul posto di lavoro e oltre. Qualche anno fa sono diventata uno dei facilitatori più attivi dell’iniziativa invitando +300 persone a sfidare le norme sociali e celebrare i propri successi, basandosi su fatti.

A suo parere, quali sono le barriere che impediscono alle giovani donne di scegliere studi STEM o di fare carriera in quelle professioni? Cosa si potrebbe fare in Italia per migliorare le cose?

I dati degli ultimi anni delle immatricolazioni sono decisamente incoraggianti con l’aumento della presenza di studentesse nei corsi delle discipline STEM. Questo è indicativo che c’è stato un vero cambio di passo, probabilmente influenzato dall’emergenza sanitaria degli ultimi anni che ha visto la Scienza al centro delle speranze e delle aspettative di molti.
Credo che le aziende debbano attuare delle misure concrete per sostenere il cambiamento e promuovere una cultura inclusiva. Come ad esempio implementare una formazione sul comportamento specifico di genere e sui modelli di pensiero nello sviluppo della carriera, ed anche promuovere il networking e programmi di mentoring per consentire alle donne di intraprendere una carriera ed essere ispirate da modelli reali.

Quale consiglio si sente di dare alle ragazze che amano le materie STEM e vorrebbero intraprendere questa strada ma hanno ancora incertezze e timori?

Il consiglio che darei a loro ma anche a me stessa da giovane: uno scienziato ed un ingegnere può essere chiunque, abbiamo il permesso farlo! Cercate un modello, ispiratevi, provateci e troverete la vostra chiave, unica, per esprimere il vostro potenziale.
Non siate troppo dure con voi stesse ed accettate di avere molto da imparare. È importante essere consapevoli di sé, puntare sui punti di forza e continuare a sviluppare nuove abilità lungo il percorso.