Gender Gap nelle facoltà STEM

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Dopo il record fatto registrare nell’anno accademico 2017/2018, la crescita della percentuale di ragazze iscritte ai corsi STEM sul totale delle donne iscritte all’università si è arrestata ed il valore è rimasto sostanzialmente invariato nel 2018/2019 (18,3%).

Negli ultimi cinque anni il numero di ragazzi che ha scelto una facoltà STEM è cresciuto (7,8%) più velocemente rispetto a quello delle ragazze (6,9%).

La Lombardia gioca un ruolo fondamentale per le facoltà STEM. Nella regione lombarda infatti si concentra la maggioranza degli studenti che frequenta facoltà STEM in Italia (17%).

Le facoltà scientifiche italiane attraggono molto le residenti all’estero. Oltre un quarto (il 28%) delle donne di nazionalità non italiana iscritte all’università è iscritto a Corsi di Laurea STEM.

La presenza di ragazze STEM infatti oscilla dall’82% nel gruppo Letterario, filosofico, artistico e storico (comprendente i corsi di laurea in Conservazione dei beni culturali) al 20% del gruppo di Ingegneria elettronica e dell’informazione.

Tuttavia, sebbene il risultato dei gruppi delle Ingegnerie sia tra i peggiori in tema di Gender Gap, il trend è positivo. Le ragazze iscritte ai gruppi di Ingegneria industriale, ingegneria elettronica e dell’informazione e gli altri corsi in ingegneria (ad esempio biomedica e gestionale) sono aumentate ad una velocità maggiore rispetto che a quella dei ragazzi, passando dal 20,9% del 2009/2019 al 24,1% del 2018/2019.

A livello europeo, l’Italia si posiziona sopra i dati di media sia per quanto riguarda la percentuale di ragazze che scelgono corsi STEM sul totale delle iscritte (17% vs 16%) che per la percentuale delle ragazze sul totale degli iscritti alle facoltà scientifiche (36% vs 31%).

Prendendo come campione di riferimento quello dei corsi di Laurea Magistrali del gruppo di Ingegneria, il voto di laurea è di poco più elevato per le ragazze (107,2) rispetto ai ragazzi (106,4), e il 45% delle donne completa gli studi in corso, contro poco meno del 42% degli uomini. Il trend è costante e le donne sono rimaste avanti agli uomini negli ultimi cinque anni.

Tuttavia, queste migliori performance accademiche sembrano non essere riconosciute dal mercato del lavoro. Ad un anno dalla laurea, il tasso di occupazione degli uomini laureati nei corsi STEM (90%) è più elevato di quello delle donne (86%). Il divario si osserva anche a livello salariale. I laureati STEM uomini dichiarano di percepire in media una retribuzione mensile netta di circa € 1.470 contro i € 1.388 delle loro controparti femminili. Purtroppo, anche in questo caso, il trend è costante e le donne sono rimaste sempre indietro agli uomini negli ultimi cinque anni.

 

 

Bozza dell’Executive Summary dello studio “Studio Gender Gap STEM”. Studio realizzato da Talent Services S.R.L. per conto di Assolombarda. Vietata la distribuzione.